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pn'p N2-2014


4.8 ( 1808 ratings )
Musica Intrattenimento
Sviluppatore Salvioni SA
6.99 USD

Bernard Brunel detto Bunny, nel panorama bassistico americano è ormai leggenda. Di origini francesi, all’inizio degli anni 70 si è trasferito negli ‘States’ dove ha cavalcato l’onda e ha suonato con grossi nomi della scena musicale come Chick Corea, Herbie Hancock, Stevie Wonder, Stanley Clarke, Dizzy Gillespie, Ziggy Marley e molti altri. Abbiamo deciso d’intervistarlo per farci raccontare la sua esperienza, i suoi progetti, i retroscena della sua carriera americana e anche qualcosa della ‘sua’ Francia. Bunny, molto gentile e disponibile, dopo l’intervista ha deciso di regalare a tutti i lettori di Plug n’Play alcuni suoi esercizi didattici per basso in esclusiva che troverete nella rubrica ‘Masterclass’. È per noi un vero onore ospitare in questo numero, oltre agli esercizi di chitarra e batteria, anche il suo apporto didattico!
Ma sulle nostre pagine vi racconteremo anche l’esperienza di un altro bassista che per l’amore di questo strumento è partito da Cadenazzo alla volta di Los Angeles. Stiamo parlando di Maurilio Mina, che dodici anni fa ha deciso di mollare un posto di lavoro sicuro, amici e parenti per inseguire il suo sogno a quattro corde.
Tutta da scoprire anche l’intervista allo storico gruppo Matt Bianco che festeggia i trent’anni d’attività con un nuovo disco e quella a Mark Lindup dei Level 42. Anche in questo secondo numero non mancheranno rubriche specialistiche come quella di Max Pizio sulla produzione di armonici naturali con il sax tenore o consigli utili su come scattare delle buone fotografie ai concerti. Potrete fare anche un tuffo nella storia della musica medievale, periodo che ha visto la nascita della notazione e della polifonia e un altro agli inizi del secolo scorso alla scoperta della prima colonia del jazz a Chicago. Nella rubrica dedicata alla musica americana troverete un’interessante riflessione sul cibo della cultura afroamericana, il ‘soul-food’, e per concludere sulle note di Jimi Hendrix vi proponiamo la recensione del suo storico disco ‘Electric ladyland’.